ReportCalcio 2020 della Figc
a cura della Redazione dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
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Martedì 11 agosto 2020
Quattro milioni e 600mila praticanti, oltre 570mila partite ufficiali
disputate, in pratica una ogni 55 secondi, e 1,4 milioni di tesserati, che
producono un impatto socio-economico di circa 3,1 miliardi di euro. Sono
sufficienti questi numeri, riportati nella 10a edizione del ‘ReportCalcio',
a spiegare come il calcio italiano con le sue 12.127 società e le 64.827
squadre si confermi come il principale movimento sportivo del Paese, con 3,8
miliardi di euro di ricavi generati dal calcio professionistico e quasi 1,3
miliardi di euro di contribuzione fiscale e previdenziale.
Il rapporto annuale sul calcio italiano, sviluppato dal Centro Studi FIGC in
collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC
(PricewaterhouseCoopers), è stato presentato oggi su Sky Sport 24 alla
presenza del presidente federale Gabriele Gravina, di Matteo Marani e del
Managing Director di OpenEconomics Gianluca Calvosa.
Tanti come al solito gli argomenti trattati nel documento, dal censimento
del calcio italiano al profilo delle Rappresentative Nazionali (a livello
sportivo, mediatico e commerciale), dallo studio sul calcio giovanile e
dilettantistico all'analisi del profilo economico-finanziario,
organizzativo, infrastrutturale e fiscale del sistema professionistico,
insieme ad una finestra di confronto internazionale. La novità di questa
edizione è l'inserimento di una nuova sezione che analizza il profilo della
fan base del calcio italiano.
«Il percorso di trasparenza decennale intrapreso dalla FIGC – dichiara il
presidente della Federcalcio Gabriele Gravina – si rinnova di un altro
prezioso contributo che mette a fuoco, senza alcun filtro, positività e
criticità del mondo del calcio. Come emerge chiaramente da questa edizione
del ReportCalcio, quello calcistico è un settore fondamentale per l'economia
e la socialità del nostro Paese e che si contraddistingue per le enormi
potenzialità, oltre che per le sue diverse eccellenze. L'intenzione della
Federazione è continuare a investire nella crescita della nostra disciplina,
il cui ritorno socio-economico è ineguagliabile, ma è sui margini di
miglioramento che vogliamo incentrare la nostra politica di indirizzo, con
l'obiettivo di sviluppare ancora di più il calcio italiano».
«Questa edizione di ReportCalcio – sottolinea Enrico Letta (AREL) –
rappresenta la risposta migliore che AREL, FIGC e PwC possono offrire dopo
il dramma che il nostro Paese tutto, calcio compreso, ha attraversato e i
cui effetti si sentiranno ancora per molto tempo. La nostra collaborazione,
nata nel 2011 dalla convinzione che fosse possibile applicare al mondo del
calcio e delle società sportive gli strumenti statistici e valutativi del
mondo dell'economia, ha portato in questi anni a pubblicazioni di qualità
che sono state apprezzate dagli addetti ai lavori, ma anche da cittadini e
lettori curiosi. Dunque, oggi presentiamo i dati del 2019, consapevoli di
trattare una situazione lontanissima dall'attuale, ma la conoscenza dello
stato dell'arte preesistente ai fatidici giorni di febbraio-marzo 2020 sarà
di aiuto per una ripartenza che richiederà l'impegno e la tenacia di tutti,
ognuno nel suo campo di azione».
«Quanto successo negli ultimi mesi – dichiara il partner PwC Andrea Samaja –
ha ulteriormente accelerato i percorsi di trasformazione di diversi segmenti
dell'intrattenimento; anche il calcio dovrà necessariamente ripartire dai
percorsi più virtuosi già intrapresi nel corso degli ultimi anni e da nuove
grandi sfide. Esplorare quindi modelli più efficaci di coinvolgimento dei
propri tifosi, sfruttare il consolidamento della "rivoluzione digitale"
integrando, ad esempio, le frontiere più innovative dell'intrattenimento
come il mondo degli e-sports».
Per quanto riguarda il profilo economico e fiscale del calcio
professionistico il fatturato aggregato nel 2018/2019 ha raggiunto i 3,8
miliardi di euro, in crescita dell'8,5% grazie all'incremento dei ricavi
commerciali (+19,7%) e dei diritti media (+11,8%), mentre le plusvalenze
diminuiscono del 3,1%, segno di una maggiore capacità da parte dei club di
valorizzare la gestione caratteristica. L'incremento ancora superiore del
costo del lavoro e degli ammortamenti/svalutazioni ha comportato un
ulteriore peggioramento del livello di perdita, passata dai 215 milioni del
2017/2018 ai 395 del 2018/2019. Cresce anche l'indebitamento, che raggiunge
i 4,7 miliardi di euro, mentre si rafforza il Patrimonio Netto, la cui
crescita negli ultimi anni è stata significativamente superiore a quella
dell'indebitamento: l'equity è passato dai 37 milioni del 2014/2015 ai 623
del 2018/2019. E' un dato record quello della contribuzione fiscale e
previdenziale aggregata del calcio professionistico, che ha raggiunto nel
2017 gli 1,3 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2016 e +47% rispetto al
2006). La crescita della contribuzione fiscale del calcio ha prodotto nuove
preziosissime risorse a beneficio dell'intero Sistema Sportivo italiano (+60
milioni di euro nel 2019 e +95 milioni nel 2020 distribuiti da Sport e
Salute). Per ogni euro ‘investito' dal Governo nel calcio, il Sistema Paese
ha ottenuto un ritorno in termini fiscali e previdenziali pari a 16,1 euro.
Il calcio professionistico incide inoltre da solo per il 71,5% del
contributo fiscale totale del comparto sportivo italiano.
Restano invece delle criticità sul piano delle infrastrutture, nonostante
un'incoraggiante inversione di tendenza negli interventi sugli stadi
esistenti dovuta anche all'organizzazione degli Europei Under 21 della
scorsa estate, che hanno prodotto un investimento per le attività
promozionali e per l'ammodernamento delle infrastrutture pari ad oltre 30
milioni di euro: l'Italia incide per appena l'1% del totale degli
investimenti in nuovi stadi in Europa tra il 2009 e il 2019 e l'età media
degli impianti è di 63 anni.
Continuano a raccogliere successi e ad entusiasmare i tifosi le Nazionali
del Club Italia. Sono 36 i milioni di euro investiti dalla Federazione per
lo sviluppo delle Rappresentative Azzurre, che nel 2018/2019 hanno disputato
223 partite ufficiali con 594 calciatori e calciatrici convocate. Oltre alla
qualificazione a EURO 2020 conquistata a suon di record dall'Italia di
Roberto Mancini, da sottolineare gli ottimi risultati raggiunti dalle
Nazionali Giovanili (4 finali europee negli ultimi 4 anni con Under 17 e
Under 19, terzo e quarto posto al Mondiale Under 20 con in parallelo
l'importante miglioramento dei ranking internazionali), il secondo posto al
Mondiale della Nazionale di Beach Soccer oltre al recente trionfo europeo
della neonata eNazionale TIMVISION PES. In crescita anche il profilo
mediatico delle squadre azzurre (122,6 milioni di telespettatori in Italia,
+45% rispetto al 2018) e la dimensione commerciale delle Nazionali, che
possono vantare 12 nuovi partner (con un impatto per 16 milioni di euro di
ricavi aggiuntivi) e +27% di ricavi rispetto al quadriennio precedente per
un totale pari a 170 milioni di euro.
A testimoniare la passione che ruota attorno al calcio italiano sono gli
oltre 32 milioni di tifosi, il 64% della popolazione Over 18, con una
presenza negli stadi italiani nel 2018/2019 di 16,1 milioni di spettatori
(nelle ultime 3 stagioni in Serie A +1,1 milioni) e audience globale di 2,3
miliardi di telespettatori. E non è un caso che nella classifica dei 50
programmi più visti nella storia del televisione italiana 49 siano partite
di calcio. Uno spettacolo portato avanti ogni giorno da 1,4 milioni di
tesserati (1,1 milione di calciatori, 237mila dirigenti e oltre 31mila
tecnici e arbitri) e che può contare su un vivaio di inestimabile valore,
con il 20,4% dei giovani italiani tra i 5 e i 16 anni che è tesserato per la
FIGC. Il calcio si conferma anche un prezioso veicolo di integrazione, con
64.504 calciatori tesserati nati all'estero (+45,6% rispetto al 2009/2010) e
il 9% dei convocati per le Nazionali che ha origini straniere. Dopo il boom
del Mondiale francese continua a crescere il calcio femminile: negli ultimi
10 anni le calciatrici tesserate sono aumentate del 46,6% (da 18.854 a
27.644), mentre dal 2016 al 2019 l'interesse per la Serie A è raddoppiato
(dall'11 al 22%). Prima federazione sportiva al mondo ad aver istituito al
proprio interno una Divisione per il Calcio Paralimpico e Sperimentale, la
FIGC ha visto cimentarsi nella prima stagione (pre-lockdown) circa 2.500
calciatori.
Nota: il contenuto del documento deve essere interpretato in relazione al periodo
in cui è stato redatto.
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