 |
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
::
Rassegna stampa - Documento |
 |
 |
 |
 |
Il Covid-19 blocca anche i fallimenti
di Marcello Pollio
Italia Oggi
Mercoledì 8 aprile 2020
Al bando i fallimenti, anche autodichiarati, sino a quando l'emergenza Coronavirus non sarà conclusa e sterilizzate le
dichiarazioni d'insolvenza delle grandi imprese soggette ad amministrazione straordinaria. Se per un verso si prevede, dunque,
manica larga per i debitori in profonda crisi, ecco invece che le maglie si stringono sui possibili abusi e furbetti. Vengono
paralizzati, nel periodo dell'emergenza, i termini previsti dalle disposizioni della legge fallimentare (l.f.) per la
dichiarazione di fallimento delle attività cessate o delle società cancellate dal registro imprese (art. 10) e non
decorreranno i termini, ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori, per le azioni revocatorie (art. 69 bis). Lo
prevede il decreto legge per il finanziamento e il sostegno alle imprese, approvato lunedì (si veda ItaliaO ggi di ieri). Si
cerca in tutti i modi di attutire il rischio di perdita della continuità delle imprese nella fase dell'emergenza, con
particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di going
concern. Le misure sono molte, a cominciare dalle regole contabili ad hoc per i bilanci delle imprese, dalla sospensione degli
effetti negativi delle perdite economiche sul capitale sociale delle imprese, dal rinvio delle cause di scioglimento e infine
dal regime di favor dei finanziamenti dei soci.
Inibizioni dei fallimenti. Secondo la relazione di accompagnamento alla bozza del decreto, risulta indispensabile e
quindi prioritario, per un periodo di tempo limitato sottrarre le imprese ai procedimenti finalizzati all'apertura del
fallimento e di procedure anch'esse fondate sullo stato di insolvenza. Ciò per una duplice ragione: da un lato per evitare la
pressione crescente agli imprenditori e il ricorso in proprio in presenza di fattori esogeni e straordinari, con il correlato
pericolo di dispersione del patrimonio produttivo e dall'altro bloccare un altrimenti crescente flusso di istanze che potrebbero
intasare i tribunali in situazioni di emergenza. Il blocco si estende a tutte le ipotesi di ricorso, in modo da dare anche
agli imprenditori stessi lasso temporale in cui valutare con maggiore ponderazione la possibilità di ricorrere a strumenti
alternativi alla soluzione della crisi di impresa senza essere esposti alle conseguenze civili e penali connesse a un
aggravamento dello stato di insolvenza che in ogni caso sarebbe in gran parte da ricondursi a fattori esogeni. Un'unica
eccezione riguarda le situazioni di potenziali condotte dissipative di rilevanza anche penale con nocumento dei creditori.
Restano, quindi, procedibili i ricorsi presentati dal pubblico ministro accompagnati dalla richiesta di emissione dei
provvedimenti cautelari o conservativi di cui all'art. 15, comma 8, l.f., mentre, allo scopo di evitare che il blocco precluda
irreversibilmente la proposizione delle istanze nei confronti delle imprese cancellate o venga a riverberarsi in senso negativo
sulle forme di tutela della par condicio creditorum. È prevista quindi anche la sterilizzazione del calcolo dell'anno
decorrente dalla cancellazione dal registro delle imprese, sia il calcolo dei termini stabiliti dall'articolo 69 bis l.f. per
la proposizione delle azioni revocatorie.
Possibili aggiustamenti a concordati e accordi di ristrutturazione. Si aggiunge, poi, la misura di attenzione ai
concordati preventivi (cp) e agli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f. (ard) In relazione alla
sopravvivenza dei tentativi di soluzione della crisi di impresa alternativa al fallimento promossi in epoca anteriore al
palesarsi dell'emergenza epidemiologica le procedure di cp o ard aventi concrete possibilità di successo prima dello scoppio
della crisi epidemica potranno ottenere un maggiore termine per la modifica del piano e dei termini proposti ai creditori,
purché non sia già intervenuta l'omologazione dello strumento di composizione della crisi o i creditori abbiamo già espresso
voto negativo alla omologazione. L'allungamento dei termini di adempimento delle proposte potrà essere al massimo di sei mesi,
tuttavia il debitore dovrà presentare domanda a mezzo di memoria motivata dando evidenza delle ragioni del rinvio.
Il rinvio delle nuove procedure. Corollario delle misure è la definitiva presa d'atto del rinvio a settembre 2021 delle
nuove disposizioni che avrebbero cancellato la legge fallimentare, così da evitare incertezza negli imprenditori e negli uffici
giudiziari.
Nota: il contenuto del documento deve essere interpretato in relazione al periodo
in cui è stato redatto.
Non hai UserID e Password? Alcuni servizi sono gratuiti come ad esempio lo strumento Analisi società di calcio per l'analisi di bilancio gratuita delle società di calcio.
|
|
|
|
 |
 |
 |
In primo piano...  |
|
[ per le aziende e i privati ] |
Sempre attuali...
|
|
[ a p p r o f o n d i m e n t i ]
|
Focus on...
|
 |
Lavoro, un italiano su due ha competenze obsolete, solo il... |  | Dopo la pandemia niente sarà più come prima per le Pmi |  | Il controllo di gestione come strumento per guidare gli... |  | Gli adeguati assetti organizzativi «pesano» sulle scelte... |  | Commercialista, una professione ad alto rischio |  | Il Covid spinge l'ammortamento light in bilancio |  | I 7 consigli di Elon Musk ai dipendenti di Tesla per essere... |  | Impatto della perdita di fatturato da lockdown legato al... |  | Crisi d'impresa, furbetti sotto la lente delle procure |  | «L'area finanza come un hub che guiderà l'innovazione» |  | «Troppi debiti con le banche, le imprese cerchino capitali... |  | Post lockdown: esigenze di cassa, revisione del budget... |  | Falso in bilancio senza sconti per i sindaci |  | Banche-imprese, come cambiare il rapporto con Pmi e... |  | Non è smart working ma "lavoro casalingo" |  | Adeguatezza degli assetti organizzativi fuori dal rinvio... |  | Richiami di informativa nella relazione di revisione con... |  | Codice della crisi d'impresa verso il rinvio |  | Responsabilità amministratori e riforma della crisi d'impresa |  | Il commercialista Arlecchino servitore di due padroni |  | Soggetti non quotati e principi contabili internazionali |  | Divieto di contanti e pagamenti elettronici: nuove regole |  | Nuovo codice della crisi d'impresa, occasione per le Pmi |  | Controllo delle situazioni contabili trimestrali da chiarire |  | Srl, i criteri per scegliere se nominare un revisore o un... |  | Come fanno le aziende a pagare meno tasse |  | L'importanza di dotarsi di un sistema di controllo di gestione |  | Gli adeguati assetti obbligatori della srl |  | Il professionista come coach rimotiva l'azienda in bilico |  | Necessarie competenze a tutto campo per far fronte alle... |  | Il fallimento non c'è più le parole dell'economia cambiano... |  | Scoperto di conto corrente: cosa succede |  | Fisco, i 15 trucchi per nascondere l'Iva: caccia a 36 miliardi |  | Fisco, controlli selettivi sui conti delle persone fisiche |  | Sempre più scomoda la poltrona dei cda nelle società |  | Amministratori delegati della srl con obbligo di informativa... |  | Licenziate i lecchini. I dirigenti competenti non hanno... |  | Come creare start up innovative |  | Il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza: i nuovi... |  | Il calcio perdona l'insensibilità verso il razzismo |  | Fattura elettronica al test dei piccoli negozi e dei benzinai |  |
|
|