Il controllo di gestione come strumento per guidare gli imprenditori
di Giovanni Valcarenghi e Raffaele Pellino
Italia Oggi Sette
Lunedì 5 ottobre 2020
La difficoltà di assumere delle decisioni in periodi storici di incertezza richiede la disponibilità di strumenti che
meglio possano orientare le scelte dell'imprenditore.
Innanzitutto, l'abitudine di riclassificare lo stato patrimoniale e il conto eeonomico, aiuta a evidenziare dei risultati
intermedi che hanno un significato molto più profondo rispetto a quello dell'utile di periodo.
La valutazione e il confronto nel tempo di tali risultati forniscono, certamente, degli utili spunti di riflessione.
Inoltre, uno strumento che esplica un'evidente utilità è il controllo di gestione; si tratta di analizzare la propria
azienda abbandonando dei criteri di natura civilistica e fiscale, scendendo più approfonditamente nelle fasi della
produzione.
Per esempio, nel caso di esistenza di più linee di prodotto, potrebbe essere utile comprendere quali siano i margini che
ciascuna di esse apporta all'intera azienda. Da ciò potrebbe derivare una scelta in merito all'abbandono di talune linee
ritenute non più sufficientemente profittevoli, concentrando la propria capacità produttiva verso altre maggiormente
remunerative.
Il primo scoglio che si incontra nell'implementazione di un tale sistema è quello della complessità delle variabili
operative e della distinzione tra costi fissi e costi variabili.
Anziché lasciarsi scoraggiare, potrebbe essere opportuno approcciare l'analisi con una approssimazione iniziale che, nel
tempo, potrà essere via via sostituita da una maggiore raffinatezza. Normalmente, però, risulta che già le prime
informazioni, nonostante possano essere considerate grezze e imprecise, forniscono delle utili indicazioni verso una
direzione di massima; si tratta solamente di avere la pazienza di valutare i risultati in modo non del tutto certosino,
ma con la necessaria elasticità.
Infine, oltre alle riclassificazioni e al controllo di gestione, risulta imprescindibile un'analisi dei flussi di cassa,
distinguendo la gestione nelle varie aree (operativa, di investimento, finanziaria, accessoria, ecc.) in modo da poter
verificare non solo la fattibilità economica di alcune previsioni, ma anche la sostenibilità finanziaria delle medesime.
Nei periodi che stiamo vivendo, il possesso della necessaria liquidità risulta imprescindibile per raggiungere gli obiettivi
di sostenibilità. Mescolando tali informazioni, potrebbero anche emergere esigenze colmabili dall'intervento dei soci,
qualora questi fossero disposti a prestare nuove risorse alla società, sfruttando anche il congelamento della postergazione
civilistica, disposto dalle norme straordinarie anti Covid-19. Ove si intendesse, invece, effettuare una dotazione stabile
di mezzi alla società, si potrebbe profittare delle agevolazioni in tema di incremento del capitale sociale che, per talune
società e a determinate condizioni, possono fruttare agevolazioni fiscali per la società e per il socio che apporta.
In definitiva, l'unico messaggio certo che ci sentiamo di condividere è quello della necessità di cambiare passo rispetto al
passato, riscontrando come le vecchie abitudini gestionali si rivelino oggi inadeguate, non solo per l'emergenza Covid, ma
anche per il profondo mutamento degli scenari economici.
Nota: il contenuto del documento deve essere interpretato in relazione al periodo
in cui è stato redatto.
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